Lombalgia da discopatia lombare - Dott. Pietro Brignardello

 

Definizione

La discopatia lombare consiste in una alterazione degenerativa del disco intervertebrale che progressivamente perde la sua elasticità, va incontro a fibrosi diminuendo di spessore, determinando un abbassamento dello spazio intervertebrale; tutto questo porta ad una alterazione del movimento a livello del segmento interessato con comparsa della lombalgia. Può interessare un solo disco o essere estesa a più dischi; i livelli più frequenti sono L4-L5 e L5-S1.

    

Sintomatologia

Nella lombalgia ad insorgenza acuta il dolore a livello lombare è molto intenso, spesso con la deviazione della colonna da un lato a causa del dolore (scoliosi antalgica) e difficoltà a mantenere la stazione eretta. Quando il dolore si cronicizza tende a diminuire di intensità ma diventa più frequente fino ad assumere un carattere di continuità.

  

Diagnosi

Viene ottenuta con la risonanza magnetica nucleare. Il segno caratteristico è la presenza del black disk (disco nero) che appare più scuro rispetto ai dischi normali e si presenta ridotto in altezza. Con questo esame si evidenzia anche l’eventuale presenza di una protrusione o ernia discale associata.

  

Terapia

Nella fase acuta il trattamento è conservativo e consiste nel riposo a letto per qualche giorno e nell’uso di farmaci antidolorifici e miorilassanti. Nelle forme croniche è indicato il trattamento fisioterapico; è importante inoltre cercare di svolgere una regolare attività fisica. Quando la terapia conservativa non sortisce effetto ed il dolore assume un andamento continuo tale da rendere difficoltosa la propria attività lavorativa o anche lo svolgimento delle semplici attività della vita quotidiana, è allora indicato il trattamento chirurgico. 

      

Intervento chirurgico

Dato che la genesi del dolore è dato dalle alterazioni del movimento a livello del segmento interessato, l’intervento consiste nella fissazione del segmento alterato con viti e barre peduncolari. Tale intervento viene eseguito con la tecnica percutanea miniinvasiva (v. descrizione nel capitolo apposito).

Il paziente si alza la mattina dopo l’intervento e viene dimesso il giorno successivo. Può subito riprendere vita normale evitando grossi sforzi per 2 mesi.